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Dimissione Protetta

La Dimissione Protetta riguarda la continuità delle cure della persona fragile (adulti, anziani, minori), con il coinvolgimento della famiglia o della sua rete parentale o informale.
È un percorso che garantisce l’integrazione tra gli Ospedali e i Servizi del Territorio, ed è particolarmente importante come espressione dell’umanizzazione dei servizi e delle cure.

La persona, dopo la dimissione, può rientrare a domicilio o in altri luoghi di cura, come: altri Reparti ospedalieri, le Strutture Intermedie (Ospedale di Comunità, Hospice, Unità Riabilitativa Territoriale), oppure i Centri Servizi (“case di riposo”).
 
Modalità di attivazione
La dimissione protetta è attivata dal Medico del Reparto di degenza ospedaliera, quando lo ritiene necessario per la continuità delle cure della persona ricoverata, dopo aver informato lo stesso paziente e/o i suoi  famigliari e/o persone  di riferimento.
Il Medico del Reparto, segnala la richiesta al Nucleo di Continuità delle Cure e  al Distretto Socio-Sanitario di appartenenza, tramite un'apposita piattaforma informatica aziendale.
  • Il Nucleo Continuità delle Cure, presente in ogni Presidio Ospedaliero dell’Azienda ULSS 6 – Euganea e costituito da un’équipe di Professionisti esperti (Infermieri e Assistenti Sociali), risponde alla necessità della persona ricoverata di proseguire l’assistenza medica, infermieristica, riabilitativa, o a domicilio o in un altro luogo di cura.
  • Il Distretto Socio Sanitario, a seguito della segnalazione, assicura la tempestiva “presa in cura” della persona, contattando il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera scelta e attivando l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVMD), che predispone il Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) di cui viene informata anche la famiglia o il caregiver della persona assistita. Se il Piano lo prevede, saranno coinvolti anche i Servizi Sociali del Comune di competenza o altri professionisti.
 
Ultimo aggiornamento: 08/03/2023
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