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Informazioni sulla reperibilità dei farmaci

(Farmaci carenti o temporaneamente indisponibili)

Talvolta può succedere che la farmacia del territorio fatichi a procurare un medicinale. Si parla in questi casi di farmaci “carenti” o farmaci temporaneamente “indisponibili”.

Per farmaco "carente” si intende un medicinale temporaneamente non reperibile sul territorio nazionale in quanto il titolare AIC (il responsabile legale dell'autorizzazione e della commercializzazione del medicinale) non può assicurarne una fornitura continua. Le cause di una carenza possono essere di diversa natura fra cui l’irreperibilità del principio attivo, problematiche legate alla produzione e altri motivi.
Fortunatamente non tutte le carenze rappresentano un problema concreto per il cittadino. In molti casi, infatti, è possibile ovviare alla carenza ricorrendo a un medicinale equivalente; in altri è possibile richiedere al medico la prescrizione di un farmaco alternativo. Talvolta, in specifici casi, gli ospedali o le aziende sanitarie (ASL/ATS) sono autorizzate a richiedere l’importazione del farmaco mancante dal mercato estero.

Le carenze sono costantemente monitorate dalla Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che pubblica e tiene aggiornati gli elenchi dei farmaci carenti.
Se un farmaco, non dichiarato “carente” dal titolare AIC, risulta comunque mancante in farmacia, si parla di una indisponibilità temporanea. Questa evenienza indica una discontinuità locale nella distribuzione dovuta a disfunzioni della filiera distributiva. In questo caso il farmacista può provvedere a ordinare il farmaco direttamente all’azienda farmaceutica attraverso le procedure di legge a tutela del paziente (cosiddetto "acquisto diretto").

Il farmacista è in grado di dare tutte le indicazioni utili ai cittadini e attivare le procedure previste al fine di superare le problematiche legate alla reperibilità dei medicinali.
Ultimo aggiornamento: 10/02/2025
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