Per richiedere la flessibilità della maternità è necessario avere:
- Il certificato del ginecologo del Servizio Sanitario Nazionale che indica la data presunta del parto e attesta che non ci sono rischi per la salute della donna e per quella del futuro bambino. La certificazione deve riportare l’indicazione che l’attività lavorativa durante l’ottavo mese di gravidanza “non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro”
- Il certificato del medico competente aziendale (o medico del lavoro) dove sono contenuti: i dati della lavoratrice, la sede del luogo di lavoro, la mansione, i dati del datore di lavoro. Se l’Azienda non ha un medico competente, il datore di lavoro rilascia una dichiarazione che attesta che per la mansione svolta NON vi sia obbligo di Sorveglianza Sanitaria.
Se la lavoratrice è seguita da un ginecologo privato, il certificato deve essere convalidato da un ginecologo dell’Ulss. Per questo la lavoratrice può
rivolgersi ai Consultori Familiari dell’Ulss.
Con la
Circolare INPS n.106 del 29/09/2022 la documentazione relativa alla flessibilità viene trasmessa direttamente all’INPS dai certificatori (ginecologo del SSN e medico competente aziendale o datore di lavoro). Alla lavoratrice deve essere data copia dei certificati, e le sarà sufficiente dichiarare nella domanda telematica di congedo di maternità di volersi avvalere della flessibilità, indicando il numero dei giorni di flessibilità.
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