Ambulatorio Terapia anticoagulante (TAO) e anticoagulanti orali (NAO) - Camposampiero
La Terapia Anticoagulante Orale (TAO) è un trattamento di grande importanza e in costante crescita per la cura e la prevenzione delle malattie trombo-emboliche e in alcune malattie cardiologiche. Tale terapia riduce mediamente del 60-70% il rischio tromboembolico individuale.
L’Ambulatorio Cardiologico di Camposampiero ha adottato da molti anni un modello organizzativo per la gestione della terapia anticoagulante orale cronica (TAO), volto al miglioramento della qualità e della sicurezza della gestione di questa, spesso, difficile e potenzialmente rischiosa terapia.
La collaborazione con i medici curanti ha permesso il progressivo passaggio della gestione della TAO dei pazienti con fibrillazione atriale o TVP dal Centro al territorio. Restano monitorati direttamente i soggetti con fibrillazione atriale in attesa di cardioversione, i portatori di protesi meccaniche e i pazienti con INR instabile. In caso di problemi esiste un linea diretta di comunicazione fra il medico curante e il Centro 24 ore su 24.
I nuovi farmaci anticoagulanti (NAO)
È possibile da agosto 2013 prescrivere al posto del coumadin farmaci inibitori della protrombina (dabigatran) o del fattore Xa ( rivaroxaban e apixaban). Solo i centri autorizzati dalla Regione possono prescrivere questi farmaci previa la compilazione da parte dello specialista di un Piano Terapeutico (PT) in una piattaforma web, i Registri di Monitoraggio AIFA. L'ambulatorio è uno dei centri preposti alla prescrizione dei nuovi farmaci anticoagulanti i cui medici specialisti prescrittori sono stati individuati dalla Direzione Generale.
Il paziente è eleggibile all’assunzione dei nuovi farmaci quando il cardiologo valuta se esiste una indicazione ai nuovi anticoagulanti in base al rischio emorragico, embolico, il TTR e la possibilità di eseguire i controlli dell’INR.
I criteri fondamentali per la scelta del nuovo anticoagulante son i seguenti: alto rischio emorragico secondo il punteggio HAS-BLED, scarso controllo del range terapeutico con l’antagonista della vitamina K, difficoltà oggettive gestionali all’assunzione di warfarin, pregresso ictus cerebrale.
Il monitoraggio di questo gruppo di nuovi farmaci avviene in stretta collaborazione con il medico curante che esegue controlli periodici dell’emocromo, della funzionalità epatica e renale, controllando l'eventuale comparsa di effetti collaterali o problematiche specifiche quali l’anemia o il sanguinamento. In caso di problemi esiste un linea diretta di comunicazione fra il medico curante e il Centro 24 ore su 24.
Ultimo aggiornamento:
06/03/2020