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INAUGURATA LA CULLA PER LA VITA ALL’ OSPEDALE “MADRE TERESA DI CALCUTTA” DI SCHIAVONIA
INAUGURATA LA CULLA PER LA VITA ALL’ OSPEDALE “MADRE TERESA DI CALCUTTA” DI SCHIAVONIA
lunedì 12 Giugno 2017
(Comunicato n. 40/2017). Festa all’ospedale di Schiavonia dell’Ulss 6 Euganea per l'attivazione della “Culla per la Vita”: una struttura sicura che permette di lasciare in una “culla protetta” i neonati non desiderati, nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy del “depositante”.
Nella seconda metà dell’800, anche sul territorio padovano prese avvio la ruota degli esposti, dove le mamme in difficoltà lasciavano i figli da poco partoriti.
Come allora, l’obiettivo è lo stesso: garantire la vita del neonato, accolto e preso in cura in un luogo sicuro, 24 ore su 24. Una "Culla per la Vita" è un progetto pensato per salvaguardare l'incolumità dei neonati abbandonati da chi, non in grado di affrontare la crescita di un figlio, ha timore di rivolgersi al personale sanitario attraverso la normale procedura, benché questa garantisca attenzioni e anonimato particolari.
Ad inaugurare la nuova struttura all’interno degli Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta” di Schiavonia è stato il Direttore Generale dell’Azienda Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta, assieme al sindaco di Monselice, Francesco Lunghi, a mons. Orlando Zampieri e al parroco di Ospedaletto Euganeo Federico Camporese. Presenti anche i sindaci di Urbana, Conselve, Montagnana e di Este e numerose rappresentanze del tessuto sociale ed economico locale.
lavori per la costruzione della struttura sono iniziati nel dicembre 2016 e si sono conclusi nell’aprile del 2017. La struttura è stata posizionata su un'area di 20 metri quadrati, messa a disposizione dall'Azienda ULSS 6 sul lato sud-ovest del marciapiede, che dal parcheggio per i visitatori conduce all'ingresso del Pronto Soccorso. Una collocazione studiata per garantire la necessaria riservatezza e, nel contempo, riferimento per chiunque si trovi in situazioni di crisi nelle ore immediatamente successive al parto. L'edificio, che sarà segnalato da un totem verticale multilingue, è costituito da una stanza riservata alla termoculla, dotata di protezione e di una finestra che consente di deporre il neonato direttamente all'interno della stessa, alla quale medici e infermieri possono accedere attraverso una porta di sicurezza.
Proprio l'apertura della finestra attiverà un sistema di videosorveglianza e una segnalazione di allarme presso il vicino Pronto Soccorso, consentendo un tempestivo intervento del personale sanitario che preleverà il neonato con la termoculla e lo trasporterà fino all’area neonatale per le cure necessarie . E’ attivo un sistema di videosorveglianza orientato sulla termoculla, in modo da inquadrare esclusivamente il neonato e garantire il pieno anonimato di chi lo depone.
Da un'idea di Maria Luisa Zanato, vice presidente dell’associazione Life di Ospedaletto Euganeo, La Culla per la Vita ha visto l’attivo sostegno di alcune associazioni territoriali: Movimento per la Vita di Este, Prislopp di Ospedaletto Euganeo e La Goccia di Baone, Avis sezione di Este-Baone. Il progetto tecnico è stato realizzato dall’Unità Edilizia Monumentale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Monselice, a firma dell’architetto Alfredo Bernardini, approvato dall’Amministrazione comunale nell’aprile del 2016. Fondamentale è stato il contributo del Rotary Club di Este-Monselice-Montagnana, che ha realizzato la progettazione esecutiva -a cura dell’architetto Emiliano Magarotto, Presidente Service e Progetti, con la direzione dei lavori dell’ingegnere Paolo Gasparetto di Rovigo- e che ha interamente finanziato la messa in opera nonché la manutenzione della struttura.
Ultimo aggiornamento:
12/06/2017