In seguito al ritrovamento della malattia in un territorio, alcune attività all’aperto potrebbero essere vietate, proprio per evitare l’ulteriore diffusione del virus dato che maiali e cinghiali selvatici sani di solito vengono infettati per:
- contatto diretto con animali infetti
- contatto indiretto da ingestione di prodotti alimentari ricavati da animali infetti, e contatto con indumenti, veicoli o attrezzature contaminati
- punture di zecche molli infette (non presenti nel nostro territorio).
Il virus che la provoca,
innocuo per l'uomo, genera notevoli sofferenze agli animali colpiti e disagi socio-economici in molti Paesi. Le aree interessate da PSA subiscono notevoli perdite economiche a causa del decesso degli animali, delle restrizioni agli spostamenti di maiali, cinghiali selvatici e loro prodotti nonché del costo delle misure di controllo.
L'eradicazione della malattia può richiedere diversi anni.
Al momento non ci sono vaccini né cure.
I segni tipici della PSA nei suini domestici e nei cinghiali sono febbre, aborti, lesioni emorragiche ed elevata mortalità.